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Uganda: strategie di adattamento e sicurezza alimentare
I nostri obiettivi sono garantire una dieta migliore, più varia ed equilibrata, nonché ridurre l'insicurezza alimentare tra le famiglie più svantaggiate, attraverso progetti educativi, lavorativi e sostenibili in ambito agricolo e zootecnico, e attraverso il sostegno alle persone più vulnerabili.
Motivazione
I Batwa sono la popolazione indigena chiamata "Pigmei", che corrisponde a una "designazione antropologica di individui appartenenti a vari gruppi umani caratterizzati da bassa statura". La bassa statura è la conseguenza di un ritardo nella crescita dovuto a un'alimentazione inadeguata, soprattutto nei primi 5 anni di vita, ma in questo caso persiste per tutta la vita. Studi scientifici dimostrano come la dieta Batwa sia subottimale per ogni fascia d'età, e in particolare tra donne, bambini e anziani, portando non solo a bassa statura (definita come "arresto della crescita" o "malnutrizione cronica"), ma anche a malnutrizione acuta, che comporta un alto tasso di morbilità con effetti irreversibili sullo sviluppo e un'elevata mortalità. L'età media della popolazione è molto bassa, ma sono ancora presenti alcuni Batwa anziani che custodiscono i saperi e le tradizioni della popolazione. Abbiamo quindi deciso di implementare progetti in grado di ridurre l'insicurezza alimentare, educare alla sostenibilità nella produzione agricola e animale, nonché di distribuire cibo ai soggetti più vulnerabili che non sono in grado di produrre autonomamente.
Impatto
Tutte le 217 famiglie coltivano un orto per uso domestico, con diverse varietà di piante, e partecipano al progetto "Banca dei Semi".
Sono stati avviati 8 allevamenti di maiali in altrettanti villaggi, con l'obiettivo di aumentare il numero totale di allevamenti per garantire ai beneficiari un reddito e una dieta più ricca di proteine animali (a breve saranno avviati anche allevamenti di capre e polli per garantire latte e uova a ogni bambino). Oggi abbiamo più di 60 maiali nei 10 insediamenti.
Sono stati distribuiti conigli a 125 famiglie e, dopo i primi 8 mesi, il 95% delle famiglie ha iniziato ad allevare conigli. Nella prossima stagione del 2026, inizieremo anche l'allevamento di capre e polli in alcuni gruppi in tutti i 10 insediamenti, con l'obiettivo di raggiungere tutte le famiglie entro 3 anni.
Due distribuzioni di cibo a tutte le famiglie sono state effettuate in tempi di crisi (lockdown a causa del COVID-19) e attualmente alcuni degli anziani più vulnerabili ricevono una razione alimentare mensile e beni di prima necessità.






